Scrivere per Vendere Allenamenti Fitness – Lezione

Scrivere per Vendere Allenamenti Fitness – Lezione

Scrivere per Vendere Allenamenti Fitness – Lezione

 

Se all’improvviso perdessi la memoria…

 

E quindi non avessi più competenze in merito alla gestione di una corretta pianificazione marketing, se non sapessi più nulla di funnel, se non sapessi più creare un flusso di email marketing…

 

Quale sarebbe la SINGOLA SKILL che non vorrei perdere per nulla al mondo?

 

Questa è la domanda che qualche giorno fa mi sono posto per solleticare la mente e vedere in una casistica di criticità come avrei risposto.

 

E dopo una serie di ragionamenti sulle abilità più importanti per poter svolgere il mio lavoro…

 

La singola skill che alla fine ho selezionato è il COPYWRITING.

 

Ed è proprio l’argomento di cui parleremo in questo post!

 

Infatti tra poco condividerò con te delle slide che serviranno a individuare quelle che sono le basi per una scrittura efficace. 

 

Ma NON una scrittura efficace unicamente bella…

 

Ma bensì una scrittura che serve a tutti noi, una scrittura per vendere.

 

L’arte del copywriting è estremamente antica, perché se pensi anche solo ai grandi tratti della storia altro non erano del materiale di copywriting, quindi vennero fatti attraverso una scrittura persuasiva.

 

Quest’ultima serviva proprio a convincere un’altra persona dell’obiettivo che vogliamo raggiungere.

 

Ecco perché è molto importante il copywriting.

 

Uno degli aspetti fondamentali della scrittura persuasiva è:

 

CAPIRE CHI E’ L’INTERLOCUTORE.

 

Quindi bisogna capire a chi ci stiamo rivolgendo, cosa vogliamo che faccia e conoscere le specifiche parole da utilizzare per catturare la sua attenzione.

 

Come anticipato, adesso ti condividerò le slide per aiutarti nel comprendere appieno quest’argomento.

 

In queste slide vedrai, in modo chiaro e semplice, 3 principi e le 5 tecniche per poterli mettere in pratica.

 

Grazie a queste linee guida che ti darò, potrai già iniziare subito a scrivere in maniera efficace!

 

Premessa doverosa: 

 

Per scrivere in maniera efficace il primo ingrediente che ti serve assolutamente è ALLENARTI.

 

Perché chiaramente, come un massimale di squat non cresce da solo e va allenato, la tua abilità nel sapere scrivere in maniera efficace va allenata quotidianamente.

 

Quindi prendi le slide e le tecniche che ti darò e mettile in pratica ogni giorno!

 

Finita questa super introduzione, direi che possiamo iniziare.

 

Pronto?

 

Andiamo!

 

  • PRINCIPIO 1:
Digital fitness marketing, coaching online e dal vivo, personal trainer marketing, acquisire clienti online palestre e box crossfit

Cosa vuol dire nell’effettivo questa slide?

 

Ti faccio un esempio.

 

Un messaggio, scritto per una signora di 50 anni, avrà al suo interno delle determinate parole e un determinato modo di porsi.

 

Mentre un messaggio, scritto per il figlio 20enne della signora in questione, il modo sarà completamente diverso.

 

Ecco.

 

Questo semplicissimo esempio ti aiuta a capire che per ogni target che vuoi raggiungere, dovrai avere uno specifico registro di comunicazione.

 

Perché se adotterai un registro di comunicazione generico a quel punto qualcuno NON ti ascolterà.

 

Perché?

 

Semplicemente perché non si sentirà chiamato in causa.

 

Proprio in riferimento a questo aspetto è determinante capire chi è il tuo pubblico, chi vuoi raggiungere e anche chi non vuoi raggiungere.

 

  • PRINCIPIO 2:

Che cosa vuol dire?

 

Quello che tu fai e tutto ciò che tu scrivi, deve essere fatto in funzione di un obiettivo.

 

Esempio:

 

  • Scarica questo cupon 

 

  • Iscriviti a questa prova gratuita

 

  • Fai swipe-up 

 

  • Iscriviti al tuo primo allenamento

 

Ect.

 

Insomma, qualsiasi cosa che tu vai a creare come contenutistica dev’essere fatto in relazione a un qualcosa che vuoi ottenere.

 

Questo secondo principio per quanto possa sembrare scontato, ti assicuro che guardandomi attorno nei principali social network non è esattamente così.

 

Molte persone creano contenuti, anche curati e fatti bene… 

MA! Gli manca quest’aspetto.

 

Che invece è un aspetto PRINCIPALE di un copy che venda, ossia creare una RISPOSTA DIRETTA (Direct Response).

 

Quanto più siamo bravi nell’argomentare, nell’andare a condividere informazioni e quanto più siamo bravi nel convincere le persone che siamo in grado di risolvere un bisogno…

 

Più sarà efficace la nostra Call To Action, ossia l’azione che prevediamo che l’utente compia.

 

  • PRINCIPIO 3:

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Il principio numero tre va a corollare il principio numero due.

 

Ossia, andiamo a pararle di Unique Selling Porposition, l’argomentazione esclusiva di vendita.

 

Qui devi andare ad individuare la singola caratteristica del prodotto che vuoi promuovere.

 

Mi spiego meglio.

 

Per trovare questa caratteristica devi chiederti qual è il piatto forte del tuo prodotto, qual è il suo vantaggio competitivo, cosa lo rende diverso.

 

Hai un obiettivo, una Call To Action, vogliamo che l’utente compia un’azione.

 

Quindi…

 

Più è forte la Unique Selling Proposition, più sarà facile portare l’utente a compiere quest’azione.

 

Perché un conto è dire semplicemente: “Iscriviti al mio programma di allenamento”.

 

Un altro conto, invece, è dire:” Iscriviti al mio personale programma di allenamento in 30 giorni che ti consente di ottenere il beneficio X, evitando il problema Y anche se ancora non sei pronto a Z”.

 

Tutto questo dev’essere mosso da una DRIVER, ossia da un COME.

 

Esempio:

 

“Iscriviti al mio programma di allenamento che ti consente di essere più scolpito attraverso X.”

 

Ed è qui che dovrai spiegare cos’è X.

 

Che sarebbe l’elemento chiave, non per forza innovativo, dove l’utente leggendolo si rende conto che tra le mille cose provate fin ad oggi, quella che proponi tu è diversa.

 

Di conseguenza la persona sarà interessata a provarlo.

 

Ed è su questo che fa leva il principio tre.

 

Ora che abbiamo visto i 3 principi da cui partire, vediamo inseme 5 tecniche attraverso le quali mettere in leva ed utilizzare al meglio questo principi.

 

  • TECNICA 1:

 

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Come puoi leggere da questa slide queste parole chiave sono in sostanza delle leve, per poter attirare le persone a noi.

 

Ogni target però ha le sue Keywords, cioè che con la signora di 50 anni userai certe parole chiave, con il ragazzo di 20 altre ancora e via dicendo.

 

Quando crei qualsiasi tipo di contenuto, devi sempre inserire delle parole che dovranno essere ripetute più volte nell’articolo o nel video che andrai a creare…

 

In maniera tale che la persona dall’altra parte sia messa nella condizione di muoversi.

 

  • TECNICA 2:

 

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Oltre alla creazione del contenuto e dell’ultilizzo delle Keywords, dobbiamo fare anche in modo che dall’altra parte ci sia della interazione.

 

Che sia dialogo, discussione,ect.

 

Come?

 

Ponendo delle domande.

 

Così riuscirai a creare delle relazioni.

 

E uno dei grandi poteri del copywriting è anche questo.

 

  • TECNICA 3:

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Quando creai un pezzo di copy, chiediti sempre: 

“Qual è il problema che vado a risolvere con questo specifico copy?”.

 

Come dev’essere chiare la CTA, dev’essere chiaro anche il problema che vai a risolvere.

 

Per farlo devi utilizzare numeri e dati concreti.

 

Esempi indicativi: 

 

“Evita il catabolismo in 30 giorni”, “Aumenta di N.% la massa magra”.

 

Così la persona leggendo questi dati vedrà riflessa nella sua mente una fotografia di quello che sarà il beneficio.

 

  • TECNICA 4:

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La mente umana è portata a credere a chi ha una divisa, a chi ha un’autorità.

 

E questa autorità devi sfruttarla nel momento in cui ce l’hai.

 

Per “sfruttarla” non intendo in senso negativo, intendo fare in modo che le persone ci ascoltino perché abbiamo voce in capitolo.

 

Questo chiaramente in maniera del tutto etica, va utilizzato a nostro favore.

 

Esempio:

 

“Dopo aver portato oltre 150 donne come te ad una forma più tonica e scolpita”.

 

“Ho aiutato oltre 70 uomini a perdere peso”.

 

Analizziamoli.

 

In entrambi i casi, come puoi vedere, andiamo a parlare con un target specifico (uomini e donne, con un numero specifico di persone e con un problema risolto o con un traguardo raggiunto.

 

Ci potrebbe essere la casistica in cui non hai ancora questa autorità, in tal caso ti consiglio di non inventartela assolutamente.

 

Ma piuttosto prendila in prestito!

 

Quindi, vai ad argomentare ciò che dici con riviste di settore, studi scientifici…

 

Questo da adito al lettore di crede in ciò che dici perché è adeguatamente documentato.

 

Questo, chiaramente, ti trasferisce automaticamente autorità anche a te e da credibilità a ciò che stai dicendo.

 

  • TECNICA 5:

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Come abbiamo già detto in precedenza.

 

Se non hai un obiettivo, non pubblicare.

 

Se non hai un qualcosa da comunicare o chiedere al lettore, non pubblicare.

 

Però tutto questo dev’essere fatto tenendo presente quelle che sono le 4 tecniche che abbiamo visto precedentemente.

 

Per fare questo in maniera adeguata, in maniera articolata…

 

L’utente deve avere chiaro il perché.

 

OPER YOUR MIND.

 

Per scrivere i copy.

 

Diventare un fitness copywriter è questione di allenamento.

 

Ma non solo.

 

Per diventarlo a tutti gli effetti deve essere in grado di entrare nella mente della persona.

 

Capire chi hai difronte, chi è il tuo interlocutore, il lettore, il tuo target.

 

Per riuscire a farlo…

 

Devi APRIRE LA MENTE.

 

Come?

 

Leggendo, documentandoti.

 

Una mente aperta, ricorda, è in grado di fare questo e di ottenere risultati sorprendenti!

 

Così facendo, anche solo in funzione di un’esercitazione del copywriting, ti consente di mettere la freccia e sorpassare in maniera univoca tutti i tuoi competitor.

 

Perché, credimi, il 90% dei tuoi concorrenti non ha la benché minima idea di cosa sia davvero il copywriting.

 

 E soprattutto non hai idea di quanto questa skill sia importante!

 

Se saprai utilizzare bene queste tecniche di copywriting…

 

Indovina un pò?

 

Trasformerai i tuoi lettori in clienti.

 

 

 

 

 

Eccoci alla fine della lezione.

 

Sono convinto che grazie a questo post potrai già iniziare la tua creazione di contenuti social, piuttosto che un tuo articolo di blog in un’altra ottica.

 

Attraverso a una struttura più operativa, articolata.

 

E soprattutto avrai capito quant’è importante creare materiale con un OBIETTIVO, per poi poter andare a sviscerare le tecniche che abbiamo visto insieme e raggiungerlo.

 

Questo è anche ciò che insegniamo all’interno di Digital Fitness Academy e in tutti i nostri percorsi consulenziali.

 

Chiaramente, andare a lavorare sul copywriting, una scrittura persuasiva in funzione della vendita, oggi è fondamentale.

 

In questo preciso momento il copywritng, come abbiamo visto, è un elemento chiave per portare l’utente ad acquistare.

 

Perché tutto questo è così importante?

 

Perché ti aiuta a far si che l’utente possa essere attratto da te.

 

Attraverso una differenziazione basata sulle parole giuste che ti consentono di mostrare alla persona che conosci il suo problema, i suoi obiettivi e che parli la sua lingua.

 

Oggi come oggi questa singola skill è fondamentale, per fare in modo che le persone dall’altra parte ti recepiscano non solo autoritario ma anche affidabile.

 

Considera che viviamo in un momento storico in cui il mercato è estremamente saturo di programmi che probabilmente non sono efficaci come il tuo ma…

 

Agli occhi delle persone sono uguali.

 

Perché questo?

 

Vertono sugli stessi specifici elementi.

 

Quindi..

 

Per fare in modo che le persone percepiscano il tuo valore e non ti portino alla stregua di altri tuoi competitor…

 

Devi lavorare sul copywriting.

 

Per questo post è tutto!

 

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Dove oltre al copywriting parliamo anche di come creare campagne efficaci, di come creare un Brand che risulti essere immortale e con il quale tu possa acquisire clienti ad alto prezzo.

 

Adesso è davvero tutto per questo post.

 

 

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Alberto

 

 

 

Allenare online VS dal vivo. La verità. Per Personal Trainer e Palestre

Allenare online VS dal vivo. La verità. Per Personal Trainer e Palestre

DA CHE PARTE TI SCHIERI?

Allenamento online o allenamento dal vivo?

 

Te lo chiedo perché…

 

Negli ultimi tempi si sono create effettivamente due fazioni, che si fanno la guerra l’una contro l’altra.

 

E oggi ti dirò chi ha la meglio!

 

Pronto?

 

Iniziamo!

 

Parto col definire in maniera totalmente chiara, trasparente qual’è la vera scelta da compiere tra allenamento online e allenamento dal vivo.

 

La verità?

 

Una scelta non c’è.

 

Devi scegliere di non scegliere.

 

Piccola precisazione: 

 

Questo post è per chi vuole fare impresa nel mondo fitness e non per chi vuole rimanere nel proprio piccolo perimetro di clienti.

 

Voglio specificare che non è assolutamente un male allenare una ristretta cerchia di persone.

 

L’importante è sempre quello di fare questo lavoro con passione e professionalità.

 

Ma questo post è dedicato principalmente a chi vuole creare una rete di clienti sempre più grande e per chi vuole migliorare le proprie competenze da un punto di vista manageriale.

 

Torniamo a noi!

 

Qual’è il punto?

Imprenditorialmente, scegliere solamente di erogare il proprio servizio in un ristrettissimo ambito, è un grande ERRORE.

 

Perché è un errore?

 

Fondamentalmente, se tu hai delle competenze, delle abilità e vuoi fare in modo che quante più persone possibili possano usufruire di queste anche a distanza ma in maniera flessibile, agile e veloce…

 

Ecco che l’allenamento online sarebbe per te la soluzione ideale.

 

Parallelamente, però, ci sono persone che hanno bisogno di te, che hanno bisogno di vederti.

 

E magari anche tu hai bisogno di vedere loro, per capire come si muovono, come si allenano ed avere un rapporto più diretto.

 

In questo caso, l’allenamento dal vivo è l’unica soluzione.

 

Ma perché ti dico questo?

 

Purtroppo il motivo è che il fitness italiano vive queste due diverse modalità di lavoro in malo modo.

 

Vede questi due tipi di allenamento come una grande spaccatura del fitness… che lasciamelo dire… non ha proprio senso.

 

Dove ci sono persone che vivono con un odio sconfinato il fitness online, e le persone che dicono che l’allenamento online è il futuro e che quello dal vivo è ormai obsoleto. 

 

La realtà dei fatti è un’altra!

 

Adesso ti spiego dove sono collocato.

 

Io, Alberto, sono un grande patito del fitness e mi alleno 5-6 volte alla settimana, lo faccio sempre in compagnia di altre persone e vengo seguito da un coach.

 

Quindi, vado a preparare tutti i miei allenamenti sulla base di un’esperienza diretta con le persone.

 

Per quanto io aiuti delle attività e SocialFit abbia come partner anche grandissimi trainer online, che vendono migliaia di euro ogni giorno di prodotti online… 

 

Io, personalmente, come cliente, prediligo l’allenamento dal vivo.

 

Diciamo che mi colloco un pò nel mezzo.

 

Cerco di avere una visione più chiara possibile, dall’alto soprattutto, che mi permette di avere un punto di vista che sia OGGETTIVO.

 

Sia per combattere la soggettività, sia per riuscire a vedere da un punto di vista più imprenditoriale.

 

La domanda che devi porti, infatti, è un’altra.

 

Che non è “allenamento online o dal vivo”.

 

Ma bensì…

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Quante più persone riesco ad aiutare con i miei allenamenti, con le mie competenze e con le mie abilità?

 

Ci saranno persone molto distanti da me, già preparare, che hanno già una consapevolezza dei movimenti che potrò andare ad aiutare attraverso un allenamento online.

 

Quindi un supporto che può essere una supervisione, o l’invio di un programma.

 

Al contrario, ci sono persone, che hanno bisogno di una persona presente.

 

Devono vedere come fare i movimenti, quindi vi è la necessità di seguirle in presenza. 

 

Se tu vai a fare un aggregato di queste due cose, avrai due fette di pubblico completamente diverso:

 

  • Da un lato delle persone che hanno già una consapevolezza, sanno già i movimenti e hanno già un loro backgruond su cui puoi lavorare e puoi costruire un rapporto con loro.

 

  • Dall’altro hai delle persone neofite, sono sedentarie e al di là della loro personale posizione hanno bisogno di te e puoi costruire un altro tipo di servizio.

 

Quindi…

 

Quello che devi fare in realtà, non è tanto scegliere tra offline o online…

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Ma devi scegliere le modalità che ti servono ad allenare più persone simultaneamente, devi imparare questo.

 

Per avere una mentalità imprenditoriale, devi capire che ci sono più cluster di pubblico/gruppi che hanno bisogni diversi, necessità diverse e anche una capacità di spesa diverse. 

 

E’ necessario imparare ad aggregare le tue abilità e competenze per riuscire ad aiutare più persone possibili.

 

Andare a sposare una parrocchia che possa essere il fitness online, dicendo che è il futuro, perché così si possono vendere allenamenti in automatico…

 

NOTA BENE:

 

Sai che gli allenamenti in automatico sono una grandissima cavolata, vero?

 

Quelli che ti dicono che puoi guadagnare con le proprie passioni implementando qualcosa di automatico che genere entrate ricorrenti senza che tu debba fare niente.

 

E’ tutta fuffa! 

 

Se hai dato un’occhiata alla LIVE del gruppo FaceBook di SocialFit, ti sarai accorto che ho fatto tantissimi interventi su questo tema.

 

Quindi ti consiglio di accedere al gruppo SocialFit – Digital Fitness Marketing perché di questo parliamo in maniera molto approfondita.

 

Parliamo anche dei nostri corsi, chiaramente, in maniera ancora più approfondita e avanzata.

 

Comunque, il concetto è: La vendita automatica non esiste, devi sempre supervisionare.

 

Perché è come se tu aprissi una seconda attività, parallelamente, non è giusto professare un no incondizionato per l’allenamento online dicendo che l’allenamento è solo dal vivo.

 

Ci sono varie forme.

 

Al di là del contesto storico in cui viviamo, questa è una consapevolezza che bisogna avere da qui a tempo indeterminato.

 

Perché la verità è che le persone, man mano che andiamo avanti, hanno sempre più bisogni e problemi diversi.

 

Quindi tu dovresti allenare online e inviare programmi a persone che si allenano in palestra, con gli amici  o da soli che però potrebbero avere bisogno di un tuo programma.

 

In quanto quest’ultimo hanno già la consapevolezza dei movimenti ma hanno bisogno di una supervisione e programmazione.

 

La vera componente fondamentale per il fitness online, (se vuoi dirmi cosa ne pensi nei commenti sarei molto felice di aprire un confronto su questo tema perché sono sempre costruttivi e aiutano a crescere tanto)…

 

Quello che è necessario da parte dell’utente è la consapevolezza del movimento.

 

E’ avere come riferimento un target che ha già un backgruond di movimento…

 

Perché andare, e lo dico per le molteplici esperienze con trainer online che abbiamo tutti i giorni, a lavorare con un’utente neofita e sedentario è abbastanza difficile.

 

Perché?

 

Correggere attraverso uno smartphone o un computer è veramente complicato.

 

Per evitare questa complicazione il consiglio è quello di rivolgersi a quella fetta di pubblico che ha già una consapevolezza e una conoscenza del corpo.

 

Queste è quindi, secondo me, l’ingrediente essenziale per andare a intercettare una fetta di pubblico online che possa rispondere in maniera positiva alla mia offerta.

 

Detto questo…

 

Riprendo quello che ho detto che inizio post.

 

Voglio condividere con voi la VISIONE IMPRENDITORIALE:

 

Ossia, cercare con le proprie competenze e abilità di raggiungere più persone possibili, con bisogni diversi e magari andare a intercettare persone che hanno necessità differenti.

 

Perché, se ipoteticamente, tu lavorassi dal vivo con persone sedentarie, che hanno bisogno di te per raggiungere un determinato obiettivo…

 

E online, invece, ti rivolgessi a persone più avanzate che ti comporta meno tempo la concentrazione su di esse e la creazione della programmazione ecco che tu hai…

 

DUE CLUSTER DI PUBBLICO

 

DUE TIPOLOGIE DI ENTRATE ECONOMICHE DIVERSE 

 

E a quel punto, tu stai iniziando a creare un’impresa con due tipologie differenti di entrate.

 

Anche perché andare a realizzare un business online non è una cosa automatica… ANZI!

 

Quando tu realizzi un business online come un vero professionista è come se tu e come se dovessi aprire un’attività nuova! 

 

Devi pensarla esattamente in questo modo.

 

Perché lavorare online significa dover affrontare determinati costi:

 

  • Spese di  traffico (inserzioni per portare le persone nel tuo sito web/programma)

 

  • E-commerce o store online che dovrai creare 

 

  • Creazione grafica 

 

  • Studio del programma che vorrai vendere

 

E tanti altri.

 

E quindi la mentalità non dev’essere: “Lavoro online perché in questo momento non posso farlo dal vivo”.

 

Ma bensì, dev’essere: “Lavoro online, investo online perché voglio creare un’altra entrata”,

proprio come se tu avessi un altro centro.

 

Per arrivare anche a persone molto più distanti da te, con le quali puoi creare un tipo di rapporto diverso ma comunque di valore.

 

Il tuo grande GOAL giornaliero diventa: 

 

RIUSCIRE A PROGRAMMARE LA GIORNATA IN MANIERA TALE DA POTER ESSERE UTILE AD ENTRAMBE LE TIPOLOGIE DI PUBBLICO.

 

Ecco cosa significa creare un’impresa dal punto del fitness oggi.

 

Riuscire ad avere la consapevolezza che le tua abilità possono essere utili a più persone,

la tua chiave è il COME puoi rendere accessibili e a più persone possibili le mie abilità.

 

Spero vivamente che questo post ti abbia aiutato a riflettere e soprattutto ad aprire la mente su quello che è il progresso che stiamo vivendo e che sta andando alla velocità della luce!

 

L’importante è quello di ottenere una consapevolezza del digitale e dell’innovazione senza esserne succube ma anzi guardandolo in maniera oggettiva e analitica.

 

Cavalca le opportunità ma sempre con la testa sulle spalle e senza mai snaturarti!

 

Se vuoi saperne di più puoi scrivermi a [email protected] 

 

Se vuoi ricevere altre idee, spunti e contenuti di alto valore per il digital marketing della tua palestra, ti

 

aspettiamo nel nostro gruppo Facebook riservato solamente ad imprenditori fitness & wellness. 

  

 

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Alberto

 

Logo per Palestra e Personal Trainer: Fai QUESTO (e non sprecare centinaia di €)

Logo per Palestra e Personal Trainer: Fai QUESTO (e non sprecare centinaia di €)

ATTENZIONE!

 

 

Post inadatto alle agenzie creative:

 

 

Grafici pubblicitari, redazioni, creatori creativi di siti internet di tutto il mondo, vi dico già che questo post non vi

piacerà.

Uomo avvisato mezzo salvato.

 

Sono convinto, invece, che a te: 

 

Gestore di palestre, Personal Trainer e imprenditore, questo post ti piacerà

 

TANTISSIMO.

 

Prometto.

 

Croce sul cuore.

 

Perché ne sono così sicuro?

 

 

Semplice.

 

Perché so con certezza che quando vuoi fare pubblicità, vorresti spendere ogni SINGOLO euro in maniera

 

intelligente e soprattutto ottenere un BUON RISULTATO.

 

 

Quindi questo post ti sarà davvero, davvero utile.

 

Pronto? 

 

Iniziamo!

 

 

1° STEP: 

 

 

 

Ti faccio una domanda…

 

 

PERCHE’ FAI MARKETING? (nel caso in cui tu lo stai ovviamente facendo)

 

 

Se non lo sai, 

 

 

ti rispondo io.

 

 

Poi ti svelerò quali sono i peggiori errori della pubblicità tradizionale e come porvi rimedio.

 

 

Esistono 3 principali motivi per cui fare Marketing:

 

 

  • 1° MOTIVO: ACQUISIRE CLIENTI 

 

 

  • 2° MOTIVO: RENDERE PROFITTEVOLI I CLIENTI 

 

 

  • 3° MOTIVO: RENDERE L’ACQUISTO DEL CLIENTE PIU’ VELOCE 

 

 

 

 

(più il cliente acquista velocemente, maggiore sarà la frequenza d’acquisto)

 

 

In sostanza, il tuo obiettivo è quello ci acquisire/attirare l’attenzione dell’utente, per fare in modo che

 

quest’ultimo nel tempo effettui un acquisto.

 

 

Semplice no?

 

 

No, aspetta… 

 

 

Mi sorge un dubbio inaspettato…

 

 

 

Se questo processo è così facile… perché si punta così tanto alla pubblicità creativa e non ad una pubblicità

 

che invece porti un risultato? 

 

 

 

MISTERO…

 

 

Ok, oggi mi sento carico!

 

 

 

Andiamo a caccia di misteri e scopriamo inseme il perché di questa scelta.

 

 

Nella pubblicità Italiana vi è un grandissimo ERRORE:

 

 

Punta alla creatività ma senza fissare un OBIETTIVO SPECIFICO.

 

 

Cosa intendo per obiettivo specifico?

 

 

  • Vendita

 

 

  • Raccolta contatti

 

 

 

  • Nominativi

 

 

 

 

E tanti altri.

 

 

Porsi un obiettivo MISURABILE equivale a far compiere una determinata azione al nostro potenziale cliente. 

 

 

Infatti, al contrario, la pubblicità creativa, attira l’attenzione di tantissime persone ma non sa cosa farsene. 

 

 

In soldoni…

 

 

E’ una visibilità senza risultati.

 

 

E per te, che a differenza delle multinazionali non hai soldi da buttare, sarebbe un’azione inutile e costosa.

 

 

Totalmente inutile. 

 

 

Infatti la parola d’ordine è: MISURABILITA’ 

 

 

Qualsiasi azione tu faccia a livello pubblicitario deve assolutamente essere misurabile.

 

 

Deve darti dei numeri.

 

 

Se fai una pubblicità che non ti riporta dei numeri… 

 

 

Molto male… 

 

 

Malissimo.

 

 

Perché?

 

 

Perché è veramente, e scusami se mi ripeto, INUTILE.

 

 

Vedila così: 

 

 

NO NUMERI = NO PARTY 

 

 

Sai cos’è il peggio di tutto questo?

 

 

Che non potrai mai capire se la tua azione ha generato un risultato sul campo o meno.

 

 

Quindi…

 

 

Spendere centinaia, se non migliaia di euro di un logo, brochure, sito web o biglietti da visita fatto senza una
strategia di acquisizione di traffico…

 

 

Queste diventano tutte azioni che tu non puoi misurare.

 

 

Se non generi dei numeri o non hai una misurabilità, perdi tanti soldi e tanto tempo.

 

 

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Il peggior nemico dell’economia della tua attività è la pubblicità creativa brucia cassa.

 

 

Vuoi evitare di commettere questo errore?

 

 

Allora ti dovrai basare su un altro principio, quello di centellinare il budget, di usarlo in maniera intelligente e

 

sopratutto di capire da un giorno all’altro se l’azione che stai facendo è quella giusta.

 

 

Ecco perché è fondamentale la misurabilità.

 

 

Ed ecco perché si parla di DIRECT RESPONSE MARKETING.

 

 

Ossia.. MARKETING A RISPOSTA DIRETTA.

 

 

Cos’è?

 

 

Una tipologia di marketing che t’insegna come misurare i dati giusti e come prendere decisione mirate ed

 

efficaci.

 

 

In particolare t’insegna a capire se quello che stai facendo ti porta dei risultati.

 

 

Prima di svelarti la grande efficacie del Direct Response Marketing…

 

 

Bisogna fare un’altra doverosa considerazione.

 

 

 

2° STEP:

 

 

 

 

Quella sull’inefficacia della pubblicità basata sulle immagini.

 

 

Pensa a quante pubblicità in televisione vedi ogni giorno.

 

 

Pensa a quante milioni di persone vedono quella pubblicità.

 

 

Come fa un grande brad/multinazionale a capire in maniera dettagliata e specifica, quante persone hanno poi
effettuato un’azione di acquisto grazie a quella determinata pubblicità?

 

 

Riposta:

 

 

Vengono fatti dei sondaggi in maniera sommaria.

 

 

Ma questi sondaggi vengono fatti su delle stime e NON su numeri certi.

 

 

Perché sono azioni che da un logo, una pubblicità, un giornale non posso misurare.

 

 

Non c’è un link da cliccare, non c’è un’azione che posso fare in DIRECT ossia direttamente.

 

 

Come invece suggerisce di fare il Direct Response Marketing.

 

 

Perché allora i grandi brad lo fanno?

 

 

Ebbene si proprio per quello…

 

 

Perché hanno grandi capitali.

 

 

Cosa che invece io e te non abbiamo.

 

 

Ti faccio un esempio molto efficace per capire al meglio ciò che ti sto dicendo:

 

 

Pensa alle pubblicità del Super Bowl (che sarebbe uno degli eventi sportivi più importanti al mondo).

 

 

Una pubblicità durante questo evento può costare dai 5 ai 10 Milioni di dollari per una durata di 30 secondi.

 

 

Una cifra veramente spropositata, vero?

 

 

Chi fa pubblicità durante il Super Bowl è costretto a fare poi ulteriori passaggi (che possono essere in digitale e

 

in varie forme) e sono pubblicità che vanno a rafforzare quello che è stato il passaggio durante il Super Bowl.

 

 

Questo cosa significa?

 

 

Che il passaggio e il soldi che hanno speso in quel momento non è stato SUFFICENTE.

 

 

Per poter imprimere, il concetto che era nella loro pubblicità, nella mente del consumatore.

 

 

Cosa significa tutto questo?

 

 

Mandare un messaggio pubblicitario a milioni e milioni di persone contemporaneamente in uno devi eventi

 

sportivi più seguiti al mondo… non è sufficiente.

 

Perché non è la QUANTITA’ di persone a cui ti rivolgi con il tuo messaggio ma lo è invece il poter:

 

 

  • MISURARE IL MESSAGGIO 

 

 

 

  • VERIFICARE QUANTO IL NOSTRO MESSAGGIO SIA SPECIFICO PER UNA CERTA TIPOLOGIA D UTENTE 

 

 

 

 
Ad oggi le persone quante alternative hanno all’interno di un singolo mercato?

 

 

Tantissime.

 

 

Se tu fai un messaggio unico per tutti, chiaramente non sarà efficace essenzialmente per NESSUNO.

 

 

Così che la tua pubblicità risulterà: INEFFICACE 

 

 

E questo lo vuoi evitare, giusto? 

 

 

Immagino di sì.

 

 

3° STEP:

 

 

 

Allora riprendiamo il discorso precedente sul Dircet Response Marketing.

 

 

In cosa consiste?

 

 

Nel poter misurare le tue azione e darti dei numeri.

 

 

Ti faccio un esempio pratico:

 

 

Se mandi un e-mail, questa mail sarà inviata a un numero PRECISO di persone, da qui potrai vedere il tasso

 

di apertura della mail e potrai verificare anche quante persone hanno cliccato nel link che hai messo all’interno

 

della mail!

 

 

 

  • IMPORTANTE:

 

 

Nella mail ci deve assolutamente essere un link, perché una mail senza un link/azione da far fare al cliente

 

diventa automaticamente inutile.

 

 

Il link può portare al tuo blog, al tuo sito web, alla tua pagina Facebook, al tuo prodotto ect.

 

 

Cioè il link deve portare a qualsiasi cosa che a livello strategico vuoi che l’utente faccia.

 

 

Ecco.

 

 

Una volta che avrai il tuo obiettivo e il tuo LINK interno potrai misurare quante di quelle persone che hanno

 

ricevuto la mail hanno cliccato e sono andate al successivo step.

 

 

Tutto questo ti permetterà di capire se la tua mail è stata efficace, se il canale da te utilizzato è quello giusto e

 

sopratutto se l’azione che hai richiesto al tuo utente era invitante o meno.

 

 

Stessa cosa vale per le campagne sui social network, ovvero,  su Facebook e Instagram.

 

 

 

Quanto spendi anche un singolo euro, il business manager cioè il portale dedicato alla creazione di annunci

 

pubblicitari mi dice:

 

 

  • Quante persone hanno visto il tuo annuncio

 

 

  • Quante volte è stato visto il tu annuncio

 

 

 

  • Se è un video ti dice in percentuale quanto è stato visto 

 

 

 

  • Quante persone hanno interagito 

 

 

 

 

  • Quante persone hanno cliccato

 

 

 

E tanti, tanti altri dati!

 

 

Questi sono TUTTI DATI CERTI sui quali potrai prendere delle decisioni…

 

 

Ed è un passaggio VERAMENTE CRUCIALE.

 

 

Infatti, qualsiasi decisione tu prenda ti devi consentire di prendere delle determinate decisioni perché avrai dei 

 

 

RISULTATI 

 

 

NUMERI

 

 

Grazie a questi dovrai assolutamente valutare la situazione, se il percorso che hai intrapreso è quello giusto o

 

se per contro devi fare un passo indietro per aggiustare quello che non funziona.

 

 

Chiaramente per fare in modo che il tuo sistema di marketing a risposta diretta possa essere più efficace

 

possibile…

 

 

L’ideale è fare in modo che più strumenti a risposta diretta comunichino insieme.

 

 

Come ad esempio le campagne sui social, come abbiamo detto prima, che sono collegate ad una pagina di

 

raccolta contatti che è a sua volta collegata a un sistema di e-mail marketing.

 

 

Potrai verificare così anche l’interesse che hanno le persone riguardo al tuo annuncio.

 

 

Se l’interesse fosse scarso non ti devi assolutamente preoccupare!

 

 

Perché?

 

 

Hai la possibilità d’intervenire nuovamente

 

 

Hai la possibilità di sistemare il messaggio e la creatività 

 

 

Così da avvicinarti sempre di più al risultato che ti eri prefissato. 

 

 

Adesso capisci cosa intendo?

 

 

Hai la grandissima possibilità di poter VANUTARE e MONITORARE tutte quelle che sono le azioni.

 

 

Facendo tutto questo in maniera costante…

 

 

Ti permette di fare quello che è un pò il sogni di tutti…

 

 

INVESTIRE IN PUBBLICITA’ che ti porta un RITORNO e sopratutto ti porta un PROFITTO.

 

 

Tutto questo perché?

 

 

Perché non ti sei basato su una “speranza” che il tuo messaggio fosse efficace…
ma bensì lo hai riscontrato sul campo!

fitness marketing digitale clienti palestre - personal trainer - boxcrossfit - branding

NON BASARTI SU STIME, PREVISIONI E SUPPOSIZIONI.

 

PRENDI SEMPRE DECISIONI SULLA BASE DEI SOLI NUMERI.

 

SOLO COSI’ VINCERAI.

 

 

 

Questa è la prima grande legge del marketing a riposta diretta per le piccole/medie imprese, personal trainer e

 

palestre.
FAI SOLAMENTE QUELLO CHE TUOI PUOI MISURARE E TI PUO’ GENERARE DEI DATI/NUMERI SULLA

 

BASE DEI QUALI PUOI VALUTARNE L’EFFICACIA. 

 

 

Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.

 

 

Se vuoi ricevere altre idee, spunti e contenuti di alto valore per il digital marketing della tua palestra, ti

 

aspettiamo nel nostro gruppo Facebook riservato solamente ad imprenditori fitness & wellness.

 

 

 

 

PUOI ACCEDERE CLICCANDO QUI
 

 

 

Big Up!

 

Alberto

 

 

 

 

 

 

Vendere servizi fitness su Instagram: i 5 elementi immortali

Vendere servizi fitness su Instagram: i 5 elementi immortali

Oggi rispolveriamo una domanda ormai entrata nell’evergreen SocialFit.
Quella domanda a cui il nostro team deve rispondere almeno una volta al giorno.
Quella domanda che però, per quanto ricorrente, merita sempre una risposta chiara ed esaustiva.

Insomma, LA domanda che assilla personal trainer e titolari di centri fitness:
“Ma come trovo clienti attraverso Instagram?”

Prima di iniziare però, ti deve essere chiara una cosa: i social non sono vetrine per vendere e comprare
servizi.
I social sono nati per comunicare, per creare legami con le persone, per permetter loro di svagarsi e
passare il tempo.

Inoltre, non ci sono formule magiche né miracolose per aumentare la propria clientela tramite
social.

Hai mai aperto Instagram con una carta di credito in mano? Io no.
E nemmeno i tuoi clienti.

Ma non disperare. Sui Social non si acquista, ma ci si può far comprare

Servono impegno, la buona strategia e il desiderio di creare relazioni efficaci con gli altri.
Consapevoli di ciò, possiamo lavorare sulla nostra comunicazione e sui nostri contenuti al fine di
aiutare la nostra attività ad avere più risonanza e, quindi, a crescere.

Quando si tratta di Instagram, in particolare, sono cinque gli elementi vincenti:

1. STORIES
Le Stories sono uno degli elementi più attivi di Instagram.
Tramite le Stories, gli utenti possono accedere in modo più diretto al nostro lavoro e la nostra
persona.

Documentiamo i nostri allenamenti, mostriamo i dietro alle quinte della nostra attività e realizziamo
contenuti in tempo reale.
Parliamo di dubbi, di come siamo giunto a realizzare un progetto e altri contenuti di valore che
sappiamo essere d’aiuto al nostro cliente ideale o che creino empatia.
Sui social, infatti, i contenuti più efficaci sono proprio quelli che lavorano sulla sfera emotiva o/e
informativa.

Le Stories, per di più, possono essere anche un momento di “approfondimento” che va a completare
un argomento che abbiamo affrontato nel post rilasciato in giornata.
Per esempio, se nel post abbiamo parlato di “I 5 metodi importanti per perdere peso”, nelle Stories
della giornata possiamo raccontare di come ciò si associ al nostro programma di allenamento o
semplicemente delle chicche su tale argomento.
Infine, al termine o all’inizio della Stories possiamo rimandare l’utente al post sopracitato.
Con la loro genuinità, quindi, le Stories sono il veicolo perfetto per rafforzare i concetti che
vogliamo comunicare, proprio perché permettono all’utente di immergersi nella tua dimensione in
maniera autentica.

Queste regalano agli utenti che guardano la sensazione di creare un legame con noi che
“raccontiamo”.
Hanno un grandissimo impatto.

Ciò crea una grande fidelizzazione verso di noi, il nostro lavoro e ciò che rappresentiamo.
Usiamole spesso, dunque.
I nostri follower, se sono veri follower, non mancheranno né di seguirci, curiosare e apprezzare il
nostro impegno.

2. LIVE
L’algoritmo di Instagram è una piattaforma che premia l’impegno.
Se si accorge che il nostro canale, frutto delle nostre attività sui social, trattiene gli utenti sulla sua
piattaforma, ci premia donando maggiore visibilità ai nostri feed.

Ugualmente, quando svolgiamo un’azione che richiede più energie, come una Live, Instagram ci
ricompensa aumentando la copertura del nostro canale: la Live sarà posta tra le prime Stories, una
notifica sarà mandata a tutti i nostri follower e così via.
Una Live, però, richiede un considerevole dispendio di energie.

Non va assolutamente improvvisata, ma programmata a dovere.

Infatti, tutte le nostre pubblicazioni devono essere parte di una strategia che ci conduca alla
realizzazione degli obiettivi prefissati e su misura dei nostri utenti ideali.
Perciò, è bene anticipare ai propri follower quando ci sarà la Live, magari con un post informativo.
Non va lasciato al caso neppure ciò di cui si andrà a parlare, quindi sarebbe utile creare una bozza di
sceneggiatura o anche una semplice lista degli argomenti che desideriamo toccare nella Live.
Ricordiamoci, naturalmente, di interagire con gli utenti che, connettendosi man mano, vorranno
porci domande, riflessioni o chiederci delle semplice curiosità.

Più ci mostreremo attivi durante la Live, più gli utenti saranno stimolati a seguirci, non solo questa
volta, ma anche quelle future.

3. CONTENUTI
È chiaro che alle persone piaccia ascoltare storie da sempre. Abbiamo bisogno di vederle nelle serie
tv, di leggerle nei libri o anche solo di sbirciarle nelle foto su Instagram che, come finestre, si
aprono sulla vita delle persone.
Il nostro canale non deve essere diverso. Noi dobbiamo raccontare e trasmettere storie.

I contenuti per Instagram devono essere, dunque, di due tipologie:
a. Value
b. Report

Per “value” intendiamo il “valore” del nostro contenuto.
Creiamo e utilizziamo il nostro feed per raccontare ai follower ciò che conosciamo e abbiamo
imparato dalla nostra esperienza, trasmettiamo informazioni utili e che possano aiutarli a
raggiungere i propri obiettivi.

Per “report”, invece, ci riferiamo a tutti quei contenuti che si legano al loro lato emotivo che
provocherà empatia nell’utente che legge.

Sia la nostra esperienza di vita è una storia fatta di tanti piccoli episodi e momenti, che i nostri
canali ci permettono di raccontare.
Com’è nata la nostra attività? Quali sono i nostri obiettivi? Cosa abbiamo provato quando ci siamo
trovati di fronte a quell’ostacolo?

Se i nostri contenuti saranno percepiti in modo positivo e di valore, si avvierà un ciclo virtuoso in
cui gli utenti tenderanno a seguirci e a condividere, aumentando così la nostra visibilità.

4. DIRECT CTA
Più i nostri contenuti saranno interessanti, più gli utenti aumenteranno le loro interazioni.
Questo comporta anche un aumento delle interazioni in Direct.
Tuttavia, non è necessario attendere che i follower lo facciano spontaneamente.

O, meglio, noi stessi possiamo indirizzarli a farlo, semplicemente chiedendoglielo, per esempio al
temine di un post o di una Live.
Sembra banale, ma la semplicità ripaga sempre.

Questo è un metodo efficace soprattutto quando siamo ancora agli inizi e abbiamo bisogno che gli
utenti imparino a conoscerci e a fidarsi di noi.

Quale miglior modo se non instaurare un dialogo diretto con noi?

5. SHARING
Se abbiamo curato i primi quattro punti, abbiamo comunicato bene e abbiamo diffuso contenuti di
valore, la condivisione dei nostri post sarà un elemento praticamente automatico da parte dei
follower.

Sarà la dimostrazione che abbiamo lavorato bene!
Ovviamente, all’inizio non sarà così automatico portare gli utenti a condividere i nostri feed.
Anche in questo caso, dunque, domandare è lecito.

Chiediamo noi stessi agli utenti di condividere il post o di taggare un amico che sanno essere
interessato all’argomento.

Se il nostro contenuto ha superato la prova di apprezzamento dei follower, non mancherà di essere
diffuso e di diventare un altro anello di congiunzione per accrescere la rete di comunicazione via
social. E naturalmente aumentare il numero dei nostri clienti più fedeli.

Se sei arrivato fino in fondo, significa che anche tu hai intenzione di trasformare il tuo canale Instagram in un reale strumento di marketing.
Ecco perché il nostro consiglio è quello di approfittare della speciale offerta e assicurarti il nostro corso Instafit, che puoi scoprire a questo link:

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Big Up!
Alberto

I Principi del Fitness Marketing – i numeri chiave per Palestre e Personal Trainer

I Principi del Fitness Marketing – i numeri chiave per Palestre e Personal Trainer

Oggi come non mai, la parole marketing e strategia vengono messe in ogni salsa.

Non è raro che io senta “Ehi, abbiamo una strategia infallibile”, per poi ritrovarmi a leggere due appunti in croce, che si basano su poco più che la creazione di due video per Instagram, a cui viene affidato l’ingrato compito di salvare la palestra di turno.

No.
La strategia non è fare post fighi per i canali social del tuo centro fitness o per la tua attività di personal training.
E non ci si avvicina minimamente.

Marketing e strategia sono due parole abusate, di cui si ha davvero poca consapevolezza.
Consapevolezza che andrai ad acquisire con questo articolo.

Questo post nasce dalla mia volontà di approfondire ulteriormente nella live che ho fatto nel gruppo Facebook qualche giorno fa (se vuoi accedere al gruppo gratuitamente, puoi cliccare qui).

Preparati e leggi senza distrazioni, stai per accedere ad una mole di concetti chiave che ti aiuteranno ad allargare la mente come non mai, e ti aiuteranno ad avere le idee più chiare sui tuoi prossimi passi, anche in termini di acquisizione clienti. Capirai cosa c’è realmente dietro ad una strategia di fitness marketing, se il tuo obiettivo è ottenere clienti ricorrenti e profittevoli.

Per cominciare nel migliore dei modi, voglio partire da una frase di Gary Vee, noto formatore americano, che rappresenta appieno principi che oggi più che mai sono essenziali:

Ideas are shit, execution is the game.

Non penso ci sia bisogno di traduzioni, non è vero?
Il concetto è chiaro. Se hai un’idea e non fai un solo passo in avanti per realizzarla, quell’idea l’hai partorita inutilmente.

Sento troppo spesso titolari di centri fitness, personal trainer e coach online parlare di idee del secolo e progetti innovativi come se dovessero rivoluzionare il mondo del fitness da un giorno all’altro. Le custodiscono gelosamente come un prezioso tesoro, come se qualcuno stesse con l’orecchio teso ad ascoltarle per strappargliele di mano. Quando in realtà, a nessuno interessa.

Vedo invece troppo poco spesso le figure di cui sopra tramutare queste idee in azioni reali.
Ripeto, azioni. Azione significa fare.
Fare anche un solo passo in avanti, un passo che validi l’idea, che la renda concreta, che permetta di capire se l’idea è stata una stupidaggine pazzesca, oppure ha dato segnale di potersi trasformare in qualcosa di concreto.

Fare significa sbagliare, fallire, ma imparare.
Facendo sbagli, sbagliando impari. Semplice.

Li vedi la fuori quei trainer online da 100.000 iscritti al loro canale YouTube che fatturano centinaia di migliaia di euro all’anno?

Vedi quei titolari ci centri fitness lungimiranti e sempre un passo avanti?

Ecco, anche loro hanno sposato il Partito del Fare, composto da chi non si arrovella in discorsi e ragionamenti infiniti che non portano a nulla, se non ad affievolire l’entusiasmo e a rinchiudere le proprie idee nel cassetto.

Per leggere ed apprendere questo articolo al meglio ho bisogno che ragioni su questo aspetto.
Quello della praticità, della convinzione nelle proprie idee.

Se hai un’idea, se sei disposto a metterla in pratica spendendo lacrime e sudore, allora ok. Questo articolo è per te, e possiamo finalmente parlare di Strategia e Marketing.

Nello specifico, come siamo soliti fare, parleremo della parte che più ci compete, ossia quella Online.
Ma il concetto è universalmente valido ed applicabile a 360 gradi in tutto ciò che riguarda la strategia della tua attività fitness.

La mia personale definizione di strategia:

Avere una strategia fitness efficace significa possedere una visione di insieme della tua attività.
Devi immaginarti al di fuori degli schemi, al di fuori dell’operatività, come se vedessi dall’alto la tua azienda.

Ci sei riuscito? Ok, ora cerca di dare un giudizio critico, oggettivo, con occhio clinico.
Non guardare le cose in modo paterno ignorando difetti e criticità.
Definisci i punti di forza e interrogati su come questi potrebbero essere ulteriormente evidenziati per raggiungere migliori risultati.

Questo è il primo step di ogni strategia: essere consapevoli del punto di partenza.

E poi…step 2

Definire gli obiettivi

Se hai una strategia, la realizzerai senz’altro in funzione di obiettivi che vorrai raggiungere, immagino (o almeno spero).

Bene. Definisci questi obiettivi in modo chiaro, misurabile e monitoratile.

Se vuoi 100 clienti in 30 giorni (esempio puramente e volutamente banale), dovrai spacchettare il risultato e capire quali sono gli elementi che devi monitorare per capire lungo il percorso se il risultato è a portata di mano o no:

– 100 clienti al mese significa 3 clienti in più al giorno

– Per realizzare 3 clienti in più al giorno significa che devo acquisire un numero X di contatti potenzialmente interessati

– Ogni contatto potenzialmente interessato ha un costo di …€, perciò devo allocare il budget A al mese, che equivale ad un budget B al giorno (di questo parleremo più nel dettaglio tra poco).

E qui…entriamo di diritto allo step 3. E parliamo di scenario.
Preparati, perché qui le cose si fanno davvero importanti.

Parlare di scenario significa avere una fotografia non solo di casa propria, ma anche del mercato in cui ti trovi a lavorare.

E non solo. Avere chiaro qual è lo scenario significa avere in serbo due piani:

The best case scenario
The worst case scenario

In un caso, tutto fila liscio, la strada è spalancata, non c’è traffico ne deviazioni, e tu arrivi a destinazione in modo semplice e veloce.
Ma se così non è, tu devi sapere quale deviazione prendere, quale velocità mantenere, come guidare e per quanto tempo guidare. Devi mettere in preventivo che la strada si farà tortuosa, e devi avere rimedi e soluzioni a portata di mano, per quanto in tuo potere.

Simula il percorso, anticipa le criticità, immagina cosa può capitare. Preventiva tutto questo e modula la tua strategia in funzione di questo.

Tutto questo lo devi fare tenendo a mente una cosa, che ora più che mai è fondamentale avere chiara:

—> Ci sono cose che puoi controllare. In questo caso prendi il toro per le corna e dominalo.
—> Ci sono cose che non puoi controllare. Smetti di scervellarti e sprecare tempo per cercare di capire come controllarle.

Concentrati su ciò che è in tuo potere e sfrutta in leva ciò che non puoi controllare.

Definire lo scenario è questo, ma non solo.
Aver chiaro il proprio scenario significa anche sapere:

Chi è il mio cliente target
Chi è la mia concorrenza (diretta ed indiretta)

IL TARGET
Nel gruppo Facebook e nei nostri corsi ne parliamo continuamente dell’importanza del target.

Lo ammetto, la scelta e la conoscenza del target per noi è un’ossessione.
Perché più passa il tempo, più ci accorgiamo che questo elemento è L’ELEMENTO.
La chiave di tutto. Quel 20% che ti permette di ottenere l’80% dei risultati.

Sapere chi è il tuo target significa intanto compiere una scelta.
Scegliere chi intercettare e deliziare, scegliere a chi NON rivolgersi. Più sei preciso, più ti rivolgi a una ristretta cerchia di persone, più il tuo messaggio risuonerà nella mente di chi vede il tuo messaggio. Qualunque messaggio.

Individuare il target non significa solo sapere età, obiettivi, sesso e dati essenziali.
Significa scavare nel profondo definendo le sue paure, le sue aspirazioni, le sue obiezioni.
Trovare il target giusto significa sapere la sua lingua, quali termini utilizza e come li utilizza.

Non avere chiaro il target ti porta ad allontanarti dall’obiettivo, perché il tuo messaggio si perderà nell’oceano della banalità e dell’ovvietà.

Messaggi specifici per un target specifico = Messaggi vincenti per acquisire clienti

Spendi ore ed ore per mettere insieme i pezzi del puzzle che compongono il tuo cliente ideale. Vedrai, questa azione ti ripagherà con risultati sorprendenti.

LA CONCORRENZA
Quando si parla di concorrenza, cosa ti viene in mente? Attività simili alla tua che offrono servizi simili ai tuoi, giusto?

Questa definizione è inesatta, o quanto meno limitata.
Si, perché la reale definizione di concorrenza o competitor, è un’altra:
tutto ciò che può interferire con la decisione di acquisto che porta ad acquistare un tuo prodotto o servizio è concorrenza.
Da qui risulta importante la distinzione tra concorrenza diretta ed indiretta

La concorrenza diretta è quella che, come viene spontaneo considerare, è quella che offre prodotti e servizi affini ai tuoi.
Quella indiretta non offre nulla di simile, ma potrebbe separare l’utente da te.

Facciamo qualche esempio:

Un prodotto dimagrante
Un trattamento estetico

Sono tutti facenti parte della concorrenza indiretta. Si, perché in molti casi potrebbero allontanare l’utente da te, preferendo una scorciatoia all’allenamento.

Ora come ora, un’altra forma di concorrenza indiretta è la paura.

La paura di contrarre un virus, la paura di tornare alla normalità, la paura di allenarsi in un’area sanificata.

La paura è un concorrente spietato che ti sta facendo perdere decine di migliaia di euro, credimi.
Puoi combatterla rispondendo a domande ed obiezioni del tuo target, rassicurando ed infondendo fiducia.

Non trascurare mai la concorrenza indiretta, perché è in grado di incastrare nella sua rete centinaia e centinaia di persone, che non diventeranno mai tue clienti se non fai qualcosa oggi, subito.

Ora che ti è sicuramente più chiaro cosa significa realizzare una strategia, facciamo una piccola pausa riflessiva.
Vedi come realizzare una strategia di fitness marketing è totalmente diverso dal fare due semplici post su Facebook e Instagram?

I tuoi post sono si importanti, ma solo se si fanno portatori di valori, se hanno un obiettivo di business, se sono indirizzati ad un target che conosci perfettamente nel profondo.

Avere una strategia efficace è lo spartiacque tra il realizzare post che riempiano il feed inutilmente e il realizzare contenuti realmente impattanti che generano risultati.

Quando ti è chiaro dove stai andando e il perchè, ti è anche più chiaro il come andarci.
E tutto è più semplice.

Pausa riflessiva finita. Torniamo a noi.

Ricordi che ad inizio articolo ti parlavo di costo di acquisizione cliente?
È un altro tema estremamente importante da trattare, che ti aiuta a capire il budget che ti occorre per ottenere un cliente, e parallelamente ti aiuta a capire la scalabilità della tua iniziativa.

Come anticipato qualche riga sopra, devi aver chiaro due dati, due numeri senza i quali stai giocando al gratta e vinci. E giocare al gratta e vinci non è cosa intelligente, se parliamo di Marketing Fitness:

Costo di una lead
% di conversione dell’utente in lead
Costo di acquisizione cliente
% di conversione della lead in cliente

Per te è aramaico? Non ti preoccupare, ora ti spiego meglio.

Qualsiasi azione di marketing online e non, a fronte di un investimento genera dei dati, che rispecchiano il grado di interesse degli utenti nei tuoi confronti e il grado di appetibilità del tuo prodotto o servizio.

Questi dati li devi immagazzinare, analizzare, valutare e prendere decisioni sulla base di essi.

Partiamo dal primo: IL COSTO PER LEAD.

Supponiamo tu faccia partire una campagna Facebook per la tua palestra, che propone una prova gratuita.

Questa prova gratuita otterrà più o meno consenso.
Più o meno richieste.

Ma quanto più o quanto meno?

Ecco che diventa importante individuare il costo sostenuto per ottenere una prova.
Per capire al meglio facciamo una simulazione che serve a capire a chi parte da zero in che modo approcciarsi per realizzare una corretta azione in termini di campagne di marketing fitness.

Esempio:

Investi 150€ e ottieni 10 prove.
Questo significa che ogni prova ti è costata 15€.

Tanto? Poco? Non è questo il contesto in cui diamo una risposta.
Ti basti però sapere che al decretare la qualità del risultato concorrono troppi fattori (prestigio del tuo brand, appetibilità della prova, area geografica di riferimento, stagionalità ecc).
Tema di cui parleremo sicuramente in altra sede.

Quello su cui invece devi riflettere è questo: se voglio ottenere 20 prove significa che dovrò allocare 300€ di budget.
E così via, sulla base degli obiettivi che ti dai in principio.

E come faccio a sapere se il risultato, in termini percentuali, è soddisfacente o meno?
Ecco che entra in gioco il secondo ingrediente, la % di conversione dell’utente in lead.

Se su 1000 persone che vedono l’inserzione, 20 si iscrivono alla prova, hai un 20% di conversion rate.

Se su 1000 persone che vedono l’inserzione, 2 si iscrivono alla prova, hai un 2% di conversion rate.

Chiaro e semplice, giusto?

Ora. Anche in questo caso definire un’ottimale % di conversione è difficile da definire, sempre per i punti di cui sopra.
Se posso darti un’indicazione però, se parliamo di una semplicissima prova gratuita per una palestra, in un periodo della stagione favorevole, non scendere mai sopra il 15/20%. O significa che potresti avere:

1- Errori nella campagna (tecnici o di contenuto, non sufficientemente appetibile)
2- L’offerta non è interessante

A quel punto riparti da capo nell’articolo, riparti dall’individuazione del target, analizza, indaga e ottimizza. Poi ricominci.

Supponiamo invece che tutto vada alla perfezione.
Costo per lead ottimo, % di conversione pure.

Chiaramente ora, il nostro obiettivo è fare in modo di trasformare quella lead in un cliente pagante.

Ed è qui che subentrano altri due numeri che il nostro marketing non può ignorare e che dicono tanto, davvero tanto sul corretto sviluppo della nostra strategia.

La % di conversione della Lead in cliente.
Il CAC = Costo di acquisizione cliente.

Tornando all’esempio sopra, proseguiamo in quella che è la simulazione del percorso che compie l’utente:

—> Eravamo rimasti qui: 20 persone si iscrivono alla prova gratuita.

Di queste 20 persone, 4 si abbonano.
Risultato:
Hai un 20% di conversione rate sul lead.

CAC:
Spesa in advertising: 300€
Nuovi clienti: 4

300:4 = 75€

Da qui, puoi calcolare ovviamente anche la marginalità per cliente in modo molto semplice:

Se, ad esempio, ogni cliente sottoscrive un abbonamento trimestrale da 250€, la tua marginalità per cliente sarà 250-75 = 175€

Che per 4 clienti acquisiti sono 700€ di utile, al pronti via.

Le cose qui si farebbero ancora più complesse ed interessanti. Si, perché supponiamo che il tuo cliente sia contento del tuo servizio, e che terminati i 3 mesi decida di rinnovare il piano annuale, i 75€ di acquisizione cliente li hai già spesi.
Ecco che la marginalità cresce esponenzialmente!

E se il cliente stesso diventa un tuo testimonial e ti consiglia ad un amico, che decide anch’esso di sottoscrivere un abbonamento?
Altra entrata, zero costi di acquisizione!
Come ti suona?

Aldilà del fatto che anche questo è uno di quei temi che tratteremo in modo specifico nei prossimi articoli, la riflessione che ti voglio invitare a fare è questa:

La marginalità per cliente, come puoi intuire, è relativa
Relativa a quanto lo fai “fruttare”, relativa al tuo customer service e a quanto il cliente stesso rimane soddisfatto del tuo servizio.

Più alta è la soddisfazione, più alto sarà il margine finale.
Ecco perché è importante avere si la consapevolezza di quanto ti costa il cliente nel breve periodo, ma anche quello che è il suo LIFE TIME VALUE, ossia la sua permanenza con te.
Più è alta, più sarai felice di aver pagato la cifra iniziale di acquisizione.

Eccoci giunti al capolinea.

Da che ti avevo anticipato che avremmo parlato di strategia, questo articolo si è trasformato in una vera e propria lezione di marketing (per donazioni e opere di bene scrivere a [email protected]).
Battute a parte, il mio consiglio è di prendere carta e penna, annotarti i numeri di cui sopra, scoprirli, sviscerarli e farli tuoi.

Se sarai padrone dei numeri, sarai realmente padrone del marketing della tua attività.
Sono i numeri a dirci in quale direzione pilotare la nostra attività fitness, quanti clienti ci servono, quanto è il nostro margine.

Vedi, spesso decidiamo a scatola chiusa, per partito preso, che per acquisire clienti vogliamo spendere X e ottenere Xper2.
Ma sulla base di cosa tariamo le nostre aspettative?
Sulla speranza?
Sperando non significa fare marketing per la tua palestra o per la tua attività di personal trainer.

E questo articolo, così corposo e “spigoloso”, nasce proprio dalla volontà di instillare in te questa necessità: essere padrone dei numeri per tracciare le linee guida del marketing della tua attività fitness, online ed offline.

Se sei arrivato fino in fondo a questo articolo significa che sei un eroe. Ti sei appena mangiato 2000 e passa parole. Meriti un premio, lasciatelo dire.
Ecco perché cliccando su questo link hai la possibilità di accedere al nostro corso avanzato Digital Fitness Pro con l’83% di sconto, che contiene il nostro Metodo per acquisire clienti tramite Facebook e Instagram.

Per qualsiasi cosa puoi scrivermi a [email protected], sarò felice di rispondere alle tue domande.

Big Up!